Il decreto prevede per i dipendenti pubblici di sostituire il cartellino con “sistemi di verifica biometrica dell’identità”, con l’obiettivo di controllare maggiormente gli accessi da parte degli statali, evitare le frodi sul posto di lavoro e cercare di debellare il fenomeno dell’assenteismo nella Pubblica amministrazione.
Alla Camera dei Deputati c’è il via libera delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro all’articolo 2 del d.d.l. Concretezza.
Per sistema di verifica biometrico si intende l’utilizzo all’entrata del posto di lavoro di due tecnologie di ultima generazione: una sorta di telecamera per la lettura dell’iride e un lettore di impronte molto simile a quello impiegato nei moderni smartphone.
Il decreto è stato approvato da Giulia Bongiorno, ministro per la Pubblica amministrazione, che ha dichiarato in un’intervista: “E’ importante che non ci siano più in giro nella P.A. quelli che vengono definiti furbetti del cartellino, e che invece sono dei veri e propri truffatori. Con questi comportamenti – timbrare il cartellino per altri o stare a casa facendosi timbrare il cartellino – alcuni lavoratori mettono in atto un doppio tradimento: nei confronti dello Stato e nei confronti dei colleghi che svolgono onestamente il proprio dovere; la rilevazione biometrica non è una misura punitiva, ma un modo per tutelare i dipendenti che lavorano”.
Il ministro continua affermando: “Sto facendo una riforma della Pubblica amministrazione, valorizzando con premi chi lavora bene, con nuove assunzioni che daranno respiro a tutta la P.A., ma devo garantire anche la correttezza dei comportamenti. I dipendenti devono tutti andare a lavorare e nel d.d.l. concretezza prevediamo l’uso delle impronte digitali per verificarne l’effettiva presenza in ufficio”.
Tra le altre misure previste dal provvedimento emerge la realizzazione di un Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni e l’istituzione del c.d. Nucleo della Concretezza, ovvero il Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell’efficienza amministrativa.
Le Commissioni dovranno valutare anche le misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale nella P.A. previste dal d.d.l. concretezza, il quale consentirebbe alle pubbliche amministrazioni di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari al 100% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente.
Si tratta di novità destinate a velocizzare i concorsi, soprattutto nell’ottica delle assunzioni che si renderanno necessarie con l’entrata in vigore di “Quota 100: il meccanismo delle quote prevede molto semplicemente che si ha diritto di andare in pensione quando la somma dell’età pensionabile del lavoratore e degli anni di contributi versati danno come risultato 100”.
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