Per il Consiglio Nazionale Forense va sanzionato l’avvocato che promette prestazioni legali a prezzi stracciati o risultati in tempi brevi rispetto ad altri avvocati.
Il Consiglio degli Ordini degli Avvocati si è pronunciato su un caso irrogando la sanzione della censura a un procuratore che aveva diffuso su internet una brochure relativa al risarcimento dei danni medici, dalla quale si evinceva la promessa di prestazione professionali senza spese, senza rischi, in tempi brevissimi, con una definizione della controversia entro 240 giorni invece di attendere i lunghissimi tempi della giustizia e con la previsione di pagamento del compenso legato al risultato ottenuto.
La decisione del Consiglio degli Ordini degli Avvocati è stata confermata anche dal Consiglio Nazionale Forense e dal Codice Deontologico, i quali, dopo aver qualificato il comportamento dell’avvocato offensivo della dignità e del decoro, prevedono da un lato che le informazioni sull’attività professionale svolta debbano essere caratterizzate da principi di trasparenza e correttezza, senza aver l’obiettivo di trarre in inganno le persone, dall’altro lato il divieto per l’avvocato di acquisire clienti con modi non conformi a correttezza e decoro della professione.
Il Consiglio evidenzia che promettere “la definizione della controversia entro 240 giorni” contrasta completamente con i dettami deontologici della veridicità e prometterla “senza rischi” viola un articolo fondamentale del Codice Deontologico che impone all’avvocato un esaustivo obbligo di informativa nei confronti dei clienti.
Il Consiglio Nazionale Forense sottolinea, inoltre, come costituisce illecito disciplinare l’offerta di prestazioni professionali gratuite o a prezzi simbolici, in quanto volto a influenzare il cliente sul piano emozionale.
Nel caso di specie è chiaro come la comunicazione dell’avvocato abbia integrato un messaggio pubblicitario di natura commerciale e teso a influenzare la clientela con evidenti sottolineature del dato economico.
Gli avvocati non sono né giocolieri da circo, né conferenzieri da salotto: la giustizia è una cosa seria - Piero Calamandrei -
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