Secondo la Corte d’Appello di Milano, con sentenza del 28 ottobre 2019, è ammessa l’adozione, da parte delle strutture sanitarie, di cartelli che impongono il divieto di ingresso con il volto coperto da casco, passamontagna o burqa.
Il caso.
Alcune Associazioni proponevano ricorso contro la discriminazione nei confronti della Regione Lombardia, a causa dell’approvazione di una delibera da parte della Giunta Regionale riportante il divieto di utilizzo di burqa o di qualunque altro mezzo, come il casco protettivo, atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona per ragioni di sicurezza. Il Tribunale di Milano rigettava però il ricorso.
Le soccombenti decisero così di proporre appello chiedendo di accertare il carattere discriminatorio del comportamento tenuto dalla Regione Lombardia, la quale ha deciso di adottare la deliberazione della Giunta Regionale senza prevedere due eccezioni: la prima consistente nel considerare i costumi religiosi un giustificato motivo di eccezione alla mancata applicazione della delibera, la seconda consistente invece nella previsione di una semplice rimozione temporanea della velazione al fine del riconoscimento di dette persone.
La Corte d’Appello di Milano, seguendo l’orientamento del Tribunale di Milano, conferma l’ordinanza impugnata, affermando inoltre che non può essere attribuito alla delibera carattere discriminatorio, sia per la sua genericità, sia per aver correttamente messo in relazione l’impossibilità di identificare una persona in determinati luoghi pubblici con problemi di ordine pubblico e sicurezza.
I Giudici territoriali hanno però condiviso alcune argomentazioni sollevate dalle Associazioni, sottolineando come la modalità comunicativa della deliberazione sia piuttosto grezza e come negli ospedali manchino tornelli, personale addetto all’identificazione e atti amministrativi che disciplinino l’ingresso nelle strutture sanitarie, fermo restando che per la caratteristica dei luoghi e la grande frequentazione da parte degli utenti risulta difficile prevedere forme di identificazione quali quelle negli aeroporti e negli uffici pubblici.
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