Ascolta "I fratelli possono essere divisi in caso di separazione dei genitori?" su Spreaker.
Nell'ipotesi in cui una coppia con figli decida di iniziare il procedimento di separazione, uno dei punti che dovrà trovare una soluzione, sarà quello di decidere presso quale genitore i figli dovranno abitare.
Interessante è approfondire la questione nel caso i figli esprimano la volontà di vivere da due genitori diversi o venga avanzata dagli stessi genitori una richiesta di collocamento in tal senso.
Innanzitutto i provvedimenti che riguardano i figli, non di carattere patrimoniale nell'ambito di una separazione, sono due:
1. Il collocamento: attiene alla residenza dei figli;
2. L'affidamento: rappresenta l'insieme dei poteri relativi alla responsabilità genitoriale, quindi la possibilità di assumere le decisioni di maggiore interesse per i propri figli. Per legge, salvo comprovate ragioni, l'affidamento è solitamente condiviso fra i genitori.
Nella generalità dei casi, il collocamento dei figli viene disposto in via prevalente presso uno dei due genitori, scelto all'esito di un giudizio prognostico effettuato dal giudice, sulla base dell'esclusivo interesse della prole.
Tale tipologia di collocamento è la forma maggiormente utilizzata nella prassi, poiché il periodico cambiamento della residenza potrebbe provocare nei figli un forte stress, che andrebbe a sommarsi a quello patito per la separazione dei propri genitori, e inoltre provocare la perdita di punti di riferimento in un momento spesso delicato di crescita psicofisica.
Occorre inoltre distingue il caso in cui vi siano figli maggiorenni, da quello in cui vi siano dei minorenni:
• nel caso di figli maggiorenni, anche non economicamente indipendenti, potranno scegliere autonomamente con quale genitore vogliono abitare, senza che il giudice possa interferire in tale decisione;
• nel caso di minorenni, la decisione come visto, spetta al Giudice, il quale potrà anche ascoltare i figli al fine di valutare la loro esplicita volontà.
Ciò comporta che, nel caso in cui i fratelli venissero sentiti dal giudice, possano esprimere una preferenza riguardante i propri genitori.
Infatti nel caso in cui i figli abbiano compiuto almeno 12 anni, ovvero se di età inferiore, sia stata accertata la loro capacità di discernimento, possono esprimere una propria preferenza, che chiaramente potrebbe divergere.
È il caso di specificare che, nella generalità dei casi, i fratelli verranno sempre mantenuti uniti presso il medesimo genitore.
Principio questo che deriva dalla giurisprudenza che, interpretando le direttive espresse nell'art. 8 CEDU, secondo cui esiste una necessità di tutelare il rapporto tra i fratelli e le sorelle, ha stabilito anche in recenti sentenze che i fratelli devono essere collocati presso il medesimo genitore - Cass. civ. n. 22219/2018.
Ma se la prole esprime una preferenza diversa?
Come si deve comportare il giudice se i figli chiedono di essere collocati presso genitori diversi?
La linea generale viene però sovvertita in alcune occasioni in cui il volere dei figli è quello di abitare e crescere presso genitori diversi.
Secondo la Cassazione (Cass. ord. n. 28676/2022), la quale ha trattato di recente proprio un caso simile, due fratellini possono essere divisi e di conseguenza essere collocati presso genitori diversi.
La Corte tuttavia specifica che tale possibilità si può attuare, nello specifico caso concreto, "a maggior ragione, se di giorno vengono affidati ai servizi sociali dove possono coltivare o conservare il rapporto fra loro", impedendo quindi una significativa separazione tra gli stessi che porterebbe inevitabilmente a un progressivo distacco.
Infatti, alla base della decisione del giudice, dovranno sempre ravvisarsi il diritto di fratellanza e sorellanza, così come espresso dalla CEDU e quindi l’importanza di mantenere un rapporto effettivo ed essenziale tra i fratelli.
Di conseguenza, la possibilità di separare i fratelli è davvero remota e rappresenta pertanto una rara eccezione.
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