Nel nostro sistema giuridico la legge prevede che chiunque causa ad altri un danno ingiusto è tenuto a risarcirlo; pertanto ciascuno deve comportarsi in maniera tale da non ledere la posizione altrui.
Che cosa è il risarcimento del danno?
Si definisce “danno” quel pregiudizio che deriva da un comportamento colposo (cioè causato da negligenza, imperizia o imprudenza) o volontario di un altro soggetto. Se questo danno è ingiusto, cioè non c'è una fattispecie normativa che autorizza quel determinato comportamento, allora la legge impone che l'autore del comportamento sia obbligato al risarcimento del danno stesso. Il danno può essere risarcito solo se esso è conseguenza immediata e diretta del comportamento del danneggiante e va in ogni caso dimostrato sia sotto il profilo della sua sussistenza sia sotto il profilo della sua quantificazione.
La differenza tra risarcimento del danno e indennizzo
Mentre il risarcimento è l'attività imposta dalla legge per riparare ad un danno ingiusto, l'indennizzo è previsto in quei casi in cui non viene causato un danno ingiusto, e di conseguenza non vi sarebbe alcun obbligo di risarcire i pregiudizi creati, ma la legge ritiene comunque opportuno che il soggetto leso riceva una somma per equilibrare una situazione che rischierebbe di diventare ingiusta.
Il danno patrimoniale
Si definisce “danno patrimoniale” la lesione che un soggetto subisce al proprio patrimonio e che è valutabile in termini monetari. (Esempio: un automobilista che perdendo il controllo del proprio mezzo sfonda il cancello di una abitazione; in questo caso il danno corrisponderà alle spese necessarie per sostituire il cancello)
Il danno non patrimoniale
Il danno non patrimoniale, invece, consiste nella lesione di un bene della vita che non può essere oggetto di quantificazione economica (Esempio: l'onore, la salute, la vita di relazione, il dolore che segue alla perdita di una persona cara). La possibilità di ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale è disciplinata dall'art. 2059 del codice civile che è oggi interpretato nel senso di consentire il risarcimento dei soli pregiudizi che seguono alla lesione di una posizione riguardante la persona e che trova un riconoscimento nella Costituzione.
Il danno biologico
Nell'ambito dei danni non patrimoniali è compreso anche il danno da lesione della salute, detto danno biologico, particolarmente conosciuto perchè viene normalmente liquidato nella maggior parte delle procedure che derivano da un sinistro stradale nel corso del quale si sono verificate delle lesioni. (Esempio: investimento di un pedone). Il danno biologico ha trovato la sua prima collocazione nell'ambito della disciplina delle lesioni derivanti da sinistro stradale, ma questa categoria si applica a tutti i tipi di lesioni causati dall'altrui comportamento imprudente.
Normalmente per la valutazione circa l'esistenza e l'entità di un danno alla salute si ricorre ad un'apposita perizia medico legale.
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